Ed è proprio un libro accarezzato dalle parole, ed un grande cuore rosso che pulsa grazie alle emozioni, il logo scelto e realizzato dalla sapiente mano di Ludovica Costantini per la nuova rassegna teatrale che sposta la sua attenzione sulla lettura e propone appuntamenti di grande rilievo realizzati grazie al genio artistico della regista e produttrice Alessandra Pizzi.
“Metti un libro a Teatro”, questo il nome dell’idea che mira a costruire un vero e proprio progetto itinerante tra i teatri della regione Puglia: allo stato attuale coinvolge il teatro Anche Cinema di Bari, il Cineteatro Impero di Trani, il Teatro Il Ducale di Cavallino ed il Paisiello di Lecce.
“Il progetto – spiega Alessandra Pizzi – mette in rete più teatri della Regione Puglia in un’iniziativa che porta in scena i grandi testi classici e contemporanei della letteratura; è naturalmente destinato a coinvolgere un numero maggiore di Teatri ed è un disegno importante che tende a creare un consenso condiviso del pubblico ed una partecipazione dal basso nella scelta dell’offerta artistica. Nasce dalla volontà di dare vita a vari appuntamenti che mirino a costruire un itinerario storico culturale, tra i grandi autori del passato letti da attori di fama internazionale, accompagnando lo spettatore attraverso la musica e i testi di noti. E’ finalizzato a ricomporre e ricostruire miti, fiabe, racconti e leggende che costituiscono un preziosissimo bagaglio narrativo utile a conoscere tutto il sostrato simbolico autoriale della nostra nazione e non”.
Questi gli appuntamenti per il Cinema Teatro Impero di Trani:
11 gennaio – “Metamorfosi” con Enrico Lo Verso, uno spettacolo multidisciplinare tratto dall’opera di Ovidio con la partecipazione straordinaria del Plantes Play Orchestra, diretta da Edoardo Taori, al pianoforte Liliana Iurilli di Trani, adattamento e regia di Alessandra Pizzi, coreografia e danze aeree di Marilena Martina. Per la prima volta in assoluto con Plantes Play Orchestra viene espresso un nuovo concetto della musica generata direttamente dagli alberi grazie ad un dispositivo indossabile dotato di due elettrodi posizionati sulle foglie: il Plants Play converte le variazioni degli impianti elettrici in note musicali e li invia tramite bluetooth generando una vera e propria sinfonia;
15 febbraio – “Ulisse ed Io” con Sebastiano Somma, si tratta di un reading teatralizzato tratto dall’odissea di Omero; al pianoforte Sade Mangiaracina, adattamento e regia di Alessandra Pizzi. Al centro della vicenda dieci anni di assedio a Troia: dopo essere stato per tanti anni naufrago per il mare, Ulisse sbarca ad Itaca, tra avventure ed intemperie, mostri ed avversità. Itaca non è l’isola che ha lasciato, molte cose sono cambiate in questi vent’anni. La reggia è invasa dai proci, Telemaco è in viaggio alla ricerca del padre. Al suo arrivo Ulisse comprende subito che ritornare a controllare quell’isola non sarà facile. Dovrà liberare la reggia dai nemici, ristabilire l’ordine, recuperare il rapporto con il figlio ma, soprattutto, dovrà riconquistare la fiducia di Penelope, la quale dopo avere atteso il suo rientro, rivendica il suo diritto di donna: quello di essere amata. Il viaggio che attende Ulisse ad Itaca è forse il più difficile che la sua esistenza possa chiamarlo a compiere, quello della maturità affettiva e dei sentimenti. Rinnegata la guerra per la sua inutile funzione, allontanati i ricordi di magie ed incantesimi, ad Ulisse non resta che fare i conti con la propria capacità di amare e di accogliere nella sua esistenza una donna che, abbandonato l’archetipo della sterile pazienza, ha realizzato il suo viaggio e che ora è necessario condurre con sè al traguardo. La profezia di Tiresia benedice un’unione. Il destino di Ulisse si compirà non se l’eroe accetterà la sua nuova missione, ma se l’uomo comprenderà la grande esperienza. Come nel coro della tragedia greca, le voci delle “donne” di Ulisse accompagneranno la prima parte della narrazione. Nei loro racconti onirici l’eco delle sirene e le voci di Calypso, Circe, inquietano il sonno di Ulisse. Sarà Nausicaa a rivelare la verità: nessuno è Nessuno, in più cosa ha a che fare l’Uomo con la guerra? Mano a mano che Ulisse costruisce la sua verità i sogni restano solo un ricordo. Ulisse abbandona il passato nebbioso, sostituendolo con un presente definito.
9 marzo – “Le Notti Bianche” con Giorgio Marchesi e Camilla Diana, uno spettacolo tratto dall’omonimo romanzo di Dostoevskij con adattamento e regia di Francesco Giuffrè; l’attore vestirà i panni del Sognatore, ovvero un uomo che si crea un mondo di fantasia per interrogarsi in modo attento sulla vita. Questo giovane uomo si è trasferito a San Pietroburgo, dove pur essendo inserito nella società non interagisce direttamente con le persone ma si limita a osservarle. E’ un uomo impotente di fronte alla quotidiana banalità della vita, piuttosto sogna, immagina, si interroga mentre gli altri invece vivono la loro esistenza. Vorrebbe essere come gli altri, presi dai ritmi frenetici della quotidianità, senza il tempo di porsi delle domande ma non riesce. Si è costruito un mondo solitario, lento, fatto di tante cose. Conosce le persone che incontra senza parlarci mai veramente, eppure con un ognuno ha una sorta di rapporto che però ha costruito solo nella sua testa.
Per info sugli spettacoli è possibile contattare il numero 327.9097113. Info e prevendite presso il botteghino del teatro, il numero di riferimento è 0883.583444.
E’ possibile acquistare i biglietti su www.ciaotickets.it.
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