Venerdì 19 agosto 2022 è uscito “Trentagiga“, il singolo di debutto del progetto IononsonoEriKa. Un primo capitolo per il progetto dell’atipica e magnetica cantautrice classe 1999, un pezzo spensierato e giocoso, esattamente come questa prima estate che potremmo definire finalmente “normale, un brano che parla delle relazioni che vanno e vengono, parla della vita e del suo cambiare multiforme, parla di amore, di quell’amore al di là di tutto, parla di gratitudine e c’è anche un pizzico di mal de vivre… che senza quello non esisterebbe niente di bello.
IononsonoEriKa cu ha gentilmente concesso un’intervista.
“Trentagiga” è il tuo singolo di debutto, di che cosa si tratta?
Trentagiga, inizialmente chiamato Giga, è un pezzo che ho scritto in un momento in cui sentivo la necessità di fare spazio, era un periodo saturo, in quel periodo poi nel mio cellulare appariva continuamente una notifica “memoria piena, fare spazio, libera n giga” così mi è venuto naturale collegare le due cose ed è nata questa metafora.
Cosa vuoi trasmettere con questo brano?
Ci sono cose che a primo approccio sono “brutte”, fanno star male, ti chiedi perché accadano, ma poi se lasci tempo e ti guardi indietro capisci il loro valore e queste si trasformano: “…poi diventano altre cose solo che ancora piú belle…” Tutto ci porta al “qua” di cui parlo in questa canzone, “Gli imbarazzi le paure le mie pare che mi porto dietro mi hanno portato qua”. Tutto, bello o brutto, che sia, bene o male che sia ci porta a qua, al presente, ora. Per cui ogni cosa ci fa crescere e ci arricchisce come persona.
Che tipo di accoglienza ti aspetti?
Posso parlare dell’accoglienza che mi è stata data in queste ultime settimane, dopo l’uscita del singolo ho avuto molte piccole soddisfazioni che mi arrivavano da tante persone, alcuni miei conoscenti altri invece nuove persone che si approciavano per la prima volta alla mia musica. È una soddisfazione vedere il mio progetto fruttare, abbiamo seminato tanto, e cominciamo a vedere crescere qualcosa, ma allo stesso tempo si gettano continuamente altri semi guardando sempre avanti. Per cui sì, io e il mio team cerchiamo ovviamente di dare il meglio, di lavorare bene, poi se arrivano anche dei feedback positivi e dei risultati ci farà ancora piú felici.
Come ti sei avvicinata al mondo della musica?
La musica é sempre stata nella mia vita, é da sempre una mia passione, fin da piccola scrivevo testi, registravo melodie che bussavano alla mia testa, ho fatto un paio d’anni di pianoforte, studiato per diversi anni canto privatamente, solo recentemente mi sono approcciata alla chitarra. Durante il lockdown, in un momento complicato della mia vita, ho avuto un’epifania e ho ammesso a me stessa che era quello che volevo fare nella vita, lì ho deciso che volevo trasformare una passione in una professione…
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