ROMA – «Anche sulle trivelle si ripete il solito copione di Tap e Tav in Val di Susa. Il PD sostiene la posizione di Salvini che è la posizione del PD. Salvini è il garante dei poteri forti e del proseguimento delle politiche degli ultimi 25 anni. Si era schierato a favore del Sì al referendum no triv ma solo strumentalmente. Ora ripete i soliti argomenti ridicoli come quello sul fabbisogno nazionale, come se i petrolieri ci facessero pagare meno il petrolio estratto nei nostri mari. Tra l’altro grazie alle franchigie concesse da governi al loro servizio per la maggior parte non pagano nemmeno royalties».
Lo dichiara Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
«Si può discutere sul testo degli emendamenti presentati tardivamente dal M5S ma la contrarietà di Salvini e Pd non è tecnica, esprime invece la più totale identificazione con le tesi e gli interessi delle compagnie petrolifere – aggiunge Acerbo – Ancora una volta si conferma che il PD fa un’opposizione confindustriale che non ha nulla a che fare con le ragioni di chi difende ambiente e beni comuni. Vale lo stesso per le politiche economiche e sociali».