“Gli scenari che si aprono non sono così catastrofici come sono stati rappresentati. Per la nostra economia ci dovrebbe preoccupare maggiormente la crisi della Francia e della Germania, che sono molto più importanti per la tenuta della nostra crescita piuttosto che l’ipotetico dazio sugli spaghetti, che probabilmente non ci sarà”, ha aggiunto Bagnai.
“La crisi della Germania deriva dall’aver distrutto i suoi clienti principali con le politiche di austerità. Adesso i tedeschi devono scegliere se distruggere anche loro stessi con le politiche di austerità o se è il caso di rivedere le politiche di governance europea”, ha concluso Bagnai.
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