Salute

Tumore del Colon-Retto, l’importanza dello screening

La diagnosi precoce della neoplasia colo-rettale permette la guarigione nel 90% dei casi

Quello colo-rettale è uno dei tumori a maggior incidenza in Italia e nel mondo, dopo il tumore alla mammella e alla prostata.

I dati mostrano come ogni anno venga diagnosticato un milione di nuovi casi di tumore al colon e al retto, solo nel 2015 in Italia sono stati accertati 52mila casi, e nel 2012 sono stati contati 19mila decessi.

Malgrado tuttavia l’aspetto così allarmante delle ricerche, in pochissimi effettuano preventivamente test e screening per verificarne l’assenza, causa spesso le lunghe liste d’attesa che costituiscono per molti l’ostacolo maggiore.

L’evoluzione del tumore da benigno a maligno, si verifica in media in 10-15 anni, e da qui si evidenzia l’importanza della prevenzione.

Lo screening può salvare la vita del paziente, infatti circa il 10% di chi vi si sottopone, in stato asintomatico, risulta essere portatore di neoformazioni, mentre nel 2% dei casi vengono diagnosticati tumori maligni.

Il Dott. Mungo Resp. U.O. Chirurgia Generale, sostiene: Per tutti i tumori è importante diagnosticarli durante la fase iniziale. Intervenendo in questo arco temporale, la percentuale di successo è di circa il 90%”.

Le tecniche di screening attualmente in uso sono: la ricerca del sangue occulto, la colonscopia, che offre maggiore attendibilità diagnostica, e la colonscopia virtuale effettuata con TAC, meno invasiva, ma dai costi ancora molto elevati.

Spiega PierLuigi Pallotto, Gastroenterologo Resp. Servizio Endoscopia Digestiva:

Per ridurre il rischio, si consiglia il consumo abituale di frutta e verdura, anche 4 – 5 pasti al giorno. Si suggerisce inoltre di ridurre la carne rossa e di tenere l’intestino regolato. Ai fini di una corretta prevenzione suggeriamo infine, di eseguire il test sul sangue occulto nelle feci”.

In questo senso prende l’avvio il Progetto di Villa Pia, Clinica Polispecialistica di Roma, volto alla diffusione nel pubblico della cultura preventiva e dello screening. I destinatari del progetto sono uomini e donne tra i 50 e gli 85 anni, asintomatici, che saranno sottoposti al test del sangue occulto.

Spiega inoltre Daniela Bottari, promotrice dell’iniziativa e Amministratore Unico di Villa Pia:

“Nell’ambito del nostro progetto, ai pazienti che risultano positivi al test del sangue occulto o che, su indicazione medica necessitino di un approfondimento diagnostico, Clinica Villa Pia riserva la possibilità di effettuare esami endoscopici a tariffe agevolate e in tempi rapidi, abbattendo le liste d’attesa”.

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Pubblicato da
Virginia Chiavaroli

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