E’ quanto si legge in un comunicato della Cna. “Diamo atto al ministero, a nostra volta, di aver contribuito a far crescere il comparto più di altri settori economici con provvedimenti, frutto anche del confronto con le associazioni delle imprese, che sono riusciti a determinare un significativo cambio di passo. Ora è il momento di puntare alla crescita qualitativa del turismo nel nostro Paese, concordiamo con la ministra. Una crescita che non può non passare dalle imprese e in particolare dalle piccole imprese che del sistema produttivo sono l’ossatura, tanto più in questo comparto”, aggiunge la confederazione.
“Chiediamo perciò alla ministra e all’intero governo di insistere in direzione della crescita qualitativa, della destagionalizzazione, della più marcata diffusione territoriale, delle nuove forme attrattive di turismo quale l’esperienziale che posseggono ampi spazi di crescita e che possono fare la differenza soprattutto a livello internazionale. Provvedimenti che siano a misura di piccole imprese, perché troppo spesso la produzione legislativa in Italia e in Europa è tagliata su una quota di grandi imprese molto limitata rispetto al totale”, conclude la Cna.
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