Turismo, per il weekend del 2 giugno 5,5 milioni di presenze

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ombrellone mareROMA – Le previsioni per il weekend del 2 giugno – l’appuntamento che apre la stagione estiva – sono all’insegna dell’ottimismo, con circa 5,5 milioni di presenze stimate, sugli stessi livelli dell’anno 2017 (anche se nel 2017 avevamo un giorno in più di ponte) e che complessivamente produrranno consumi per oltre 700 milioni di euro.

Lo rileva Assoturismo Confesercenti. Le presenze si concentreranno soprattutto nel sistema ricettivo ufficiale (oltre 4 milioni) ai quali si devono aggiungere 1,5 milioni circa di presenze in altre strutture ricettive (locazioni turistiche, case di proprietà, ostelli religiosi, etc…). A contribuire alla crescita sono soprattutto gli stranieri, ma si registra un aumento anche del flusso di italiani.

Le città d’arte e le località marine, per questo ponte, si confermano mete apprezzate sia dalla domanda italiana sia dai mercati esteri, anche se i visitatori stranieri sono orientati in particolar modo verso le nostre capitali artistiche. I dati emergono dalla analisi della disponibilità di camere sui vari portali delle OTA; infatti, in base al monitoraggio del CST la saturazione dell’Offerta Ricettiva Nazionale Disponibile Online per il periodo del 2 giugno (dal 1 al 3 giugno 2018 – 2 notti) dovrebbe attestarsi a circa l’82%, con punte più elevate per le località balneari e le città d’arte e cultura del paese.

“Le possibili ricadute della crisi politica sono state uno degli elementi di maggior incertezza per gli operatori turistici in questo periodo”, spiega Vittorio Messina, Presidente Assoturismo Confesercenti. “Le previsioni smentiscono i nostri timori, e archiviata la preoccupazione di elezioni nel periodo estivo, ci auguriamo che il turismo italiano quest’anno possa replicare i risultati del 2017, anno dei record. Deludente, però, è l’assenza di un ministero dedicato al Turismo: ci avevamo creduto, avrebbe fatto bene al settore, dando un punto di riferimento importante alle imprese. Speriamo che il turismo non rimanga anche questa volta la cenerentola dell’agenda politica”.