“Oltre a quelle tipiche del soul e rhythm and blues, ho aggiunto qualche sonorità più moderna per raccontare un nuovo percorso che questo genere può intraprendere, pur mantenendo le sue radici”
É disponibile dal 24 aprile su tutte le principali piattaforme digitali “Turtle Walk”, il nuovo album di Frank Hammond Quartet. Prodotto dall’etichetta discografica PlayCab, il disco verrà distribuito in oltre 250 negozi online di tutto il mondo, tra cui Spotity, Apple Music, iTunes, Amazon e Google Play. L’ultimo lavoro del musicista abruzzese nativo del Belgio si avvale della presenza del combo di Luca Mongia, Emanuele Carulli, Andrea Marcone e Valerio Pompei.
Frank Hammond ci ha gentilmente concesso un’intervista.
“Turtle Walk” è il tuo nuovo album, di che cosa si tratta?
Erano passati un po’ di anni dall’ultimo lavoro, ora approfittando di questa quarantena, ho avuto più tempo per incidere un nuovo album. Questa volta ho voluto inserire brani cantati ed ho chiesto il contributo di artisti con cui collaboro. In questo cd, ho cercato di creare un sound tra Soul Blues Funky è sonorità più moderne per far capire che questo genere è vivo.
Cosa vuoi trasmettere con questo lavoro?
Ho ascoltato il mio cuore, seguendo la mia passione per questo genere musicale sperando di arrivare alle anime genuine. Queste tracce musicali, sono semplici ma intrinsechi di Soul-Blues (la musica dell’anima).
Nell’album ci sono diverse collaborazioni, che tipo di contributo hanno apportato?
Diverse sono state le collaborazioni, in primis ringrazio Diane Blue (cantante d Ronnie Earl) che ha accettato di cantare un brano dedicato a mia madre. Suonando con lei in un tour oltre alla bravura, ho percepito una dolcezza di animo che mi ha fatta capire che lei era giusta per Sweetest touch. Rocco Ferri, che dire di lui,ha una voce soul all’ennesima Potenza di un paio d’anni collaboriamo insieme.Fatimah Provillon, l’ho sentita cantare in un Festival la sua voce mi ha subito incuriosito. Lucy Campeti, anni fa avevamo un progetto soul insieme, mi è sembrato naturale chiederle di cantare per questo mio lavoro.Loredana Di Giovanni et Enrico Lombardi li ho scelti per la loro freschezza, spesso con loro nelle Jam finivamo sempre con qualche brano Reggae,quindi eccoli in RememberWhen, poi non dimentichiamoci di Mirto Ferrandino, Antonhy Bonelli, Alessandro Di Bonaventura alla sezione fiati e Fulvio Feliçiano con un solo di chitarra su Back to Myself.
Come nasce il tuo progetto musicale?
Questo progetto è nato casualmente,anni fa prima di un concerto, il cantante ebbe un abbassamento di voce, che si fa?, decidemmo di improvvisare un repertorio strumentale,la cosa piacque molto infatti ci chiamarono subito per altre date così nacque il Fhq (nome datomi dal chitarrista perché mi chiamavano sempre Frankhammond).