Le nuove norme si aggiungono a quelle messe in campo a metà marzo per eliminare i post contrari alle linee guida offerte dalle fonti autorevoli di informazione sulla salute pubblica. Ad essere cancellati sono i post che vanno contro le raccomandazioni delle autorità per evitare il contagio e in questo modo incentivano comportamenti rischiosi, sostenendo ad esempio che la distanza di sicurezza è inutile.
Via anche i tweet che descrivono misure protettive e trattamenti inefficaci, soprattutto se pericolosi come suggerire di bere candeggina. Sono poi banditi i tweet che negano fatti scientifici accertati sulla trasmissione del virus, che sostengono teorie complottiste e propongono metodi non scientifici di auto-diagnosi.
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