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U2, canzoni famose da ascoltare [VIDEO]

La playlist de L’Opinionista con la top 10 dei migliori pezzi della famosa rock band irlandese, sulla breccia da quasi 40 anni. Ecco le canzoni più famose incise da Bono Vox e soci

DUBLINO – Gli U2 sono sicuramente un’istituzione nel mondo della musica. Il loro primo album risale al 1980: sono dunque quasi 40 anni che Bono Vox e soci ci allietano con le loro canzoni, molte delle quali sono state delle hit indimenticabili. Classici del rock che tutti conoscono e che spesso vengono suonati non solo durante i concerti delle tribute band del famoso gruppo irlandese, ma anche nei falò notturni sulla spiaggia. Basta, infatti, una chitarra per intonare brani come “One” o “With or without you”. Ripercorriamo insieme la top 10 dei migliori pezzi degli U2.

CANZONI FAMOSE DEGLI U2

  1. One
  2. With or without you
  3. Beautiful day
  4. Vertigo
  5. Sunday Bloody Sunday
  6. Miss Sarajevo
  7. Pride
  8. Magnificent
  9. Numb
  10. Walk on

1. One – Canzone di punta di “Achtung Baby”, disco uscito nel 1991, costituisce una delle più grandi hits degli U2. In tempi recenti è stata anche reincisa in duetto con Mary J Blige. Si configura come la classica ballata di Bono e soci, nonostante facesse parte di un disco che segnò una vera e propria svolta per gli U2: registrato a Berlino, “Achtung Baby” introdusse infatti nuove sonorità nella band, che in quel momento veniva dal grande successo degli anni ’80, celebrato da lavori decisamente più “roots” come “The Joshua Tree” e “Rattle and hum”. In tal senso, “One” fa eccezione e rappresenta il tipico brano melodico-romantico del quartetto dublinese.

2. With or without you – È uno dei brani principali dell’album “The Joshua Tree”, pubblicato nel 1987. Un lavoro che gli U2 hanno celebrato anche di recente – e continuano a celebrare – con un tour imbastito in occasione del trentennale. Cosa dire di “With or without you”? Oltre a essere uno dei pezzi che non possono mai mancare a un concerto dei nostri, è sicuramente tra i più famosi in assoluto del repertorio degli U2. Il giro di basso che lo contraddistingue è un vero e proprio marchio di fabbrica: un’intuizione tanto semplice quanto geniale che si deve soprattutto al bassista Adam Clayton. Il resto lo fanno la magica voce di Bono e un’intelaiatura armonica essenziale (sono soltanto 4 accordi per tutto il brano) ma al tempo stesso molto incisiva.

3. Beautiful day – Dopo il passo falso di “Pop”, pubblicato nel 1997 e rivelatosi forse un po’ troppo pretenzioso, gli U2 decisero di tornare sui propri passi riscoprendo le loro origini musicali e andando, pertanto, alla ricerca di quelle sonorità che avevano caratterizzato i primi anni di carriera della band, diventando un autentico simbolo. Così nel 2000 uscì l’album “All that you can’t leave behind”, lanciato da “Beautiful day”. Sin dalle prime note si capisce subito che questa canzone vuole rievocare gli antichi fasti del gruppo, richiamando il suo riconoscibilissimo sound. L’esperimento può dirsi pienamente riuscito: il pezzo è di impatto, energico, grintoso, e a corredo di tutto questo c’è un bel videoclip realizzato nell’aeroporto ‘Charles De Gaulle’ di Parigi.

4. Vertigo – Passa un po’ di tempo, e nel 2004 arriva ‘How to Dismantle an Atomic Bomb’, che ribadisce la linea intrapresa con convinzione all’inizio del nuovo millennio. Il primo singolo estratto è “Vertigo”, e gli U2 mettono immediatamente le cose in chiaro: non solo l’indirizzo musicale è lo stesso del precedente lavoro, ma l’impronta rock è stata anche aumentata rispetto a 4 anni prima. “Vertigo”, infatti, è una bomba e conferisce una spinta importante a tutto il cd. Il brano otterrà ottimi riscontri e proietterà ancora una volta gli U2 nell’olimpo delle migliori band in circolazione.

5. Sunday Bloody Sunday – Nel 1983 gli U2 se ne escono con questo pezzo esplosivo, dalla forte connotazione sociale: la Bloody Sunday, domenica di sangue, di cui parla la canzone è infatti il 30 gennaio 1972. Quel giorno, nella città nordirlandese di Derry (Londonderry per gli Unionisti), l’esercito del Regno Unito sparò sui partecipanti a una manifestazione. Quattordici persone, civili disarmati, furono uccise, e altre quattordici rimasero ferite. Bono all’epoca era un ragazzino, e rimase talmente colpito da decidere di scriverci un testo. Il resto è storia: ancora oggi, questo è uno dei brani fondamentali degli U2.

6. Miss Sarajevo – Presentata in anteprima al Pavarotti and Friends del 1995, “Miss Sarajevo” può essere descritta come un esperimento riuscito. Pur essendo, infatti, riproposta ancora oggi nei live degli U2, fu originariamente attribuita a un side project messo in piedi con Brian Eno e intitolato “Passengers”, che oggi conta all’attivo una sola opera: “Original Soundtracks 1”. Special guest è l’indimenticato tenore Luciano Pavarotti. Da segnalare anche una cover incisa da George Michael nel suo album “Songs from the Last Century”, uscito nel 1999.

7. Pride – Eseguita da sempre nei concerti degli U2 e contenuta nell’album “The unforgettable fire”, è uno dei due tributi (l’altro è MLK) che il gruppo volle dedicare a Martin Luther King. La melodia e gli accordi nacquero nel 1983 durante un soundcheck alle Hawaii, mentre gli U2 erano impegnati nel War Tour. All’inizio “Pride” doveva parlare dell’allora presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan, ma poi Bono decise di cambiare il protagonista del testo e si indirizzò su Martin Luther King.

8. Magnificent – Secondo singolo estratto da “No Line on the Horizon”, pubblicato nel 2009, si basa sul classico sound chitarristico di The Edge. Il resto è di mestiere. Il videoclip che accompagna questa canzone è stato girato interamente a Fès, dove già nel 1991 i nostri si erano recati per girare il filmato promozionale di “Mysterious Ways”.

9. Numb – Brano di punta del cd “Zooropa”, uscito nel 1993, può essere sicuramente descritto come un pezzo atipico rispetto al resto della discografia del quartetto irlandese: a cantarlo è, al posto di Bono, il chitarrista The Edge in stile rap e con una voce piatta, coadiuviato dal frontman soltanto nel ritornello, quando Bono intona “I feel numb” in falsetto. Anche il videoclip è particolare: The Edge guarda fisso in camera, in primo piano, e si mostra completamente insensibile – “Numb”, appunto – rispetto a tutto ciò che gli succede o gli viene fatto dalle altre persone di passaggio.

10. Walk on – Quarto e ultimo estratto dall’album “All That You Can’t Leave Behind”, il brano “Walk on” ha una grande valenza sociale: è stata infatti ispirata alla figura di Aung San Suu Kyi, attivista che si è sempre battuta per la libertà in Myanmar. Non a caso, la vendita di questa canzone fu bandita in Birmania. Secondo il nostro parere, “Walk on” resta una delle cose migliori incise dagli U2 negli ultimi 20 anni.

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Pubblicato da
Redazione L'Opinionista
Argomenti: U2Videoclip

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