“In unione con i Vescovi e i fedeli del mondo, desidero solennemente portare al Cuore immacolato di Maria tutto ciò che stiamo vivendo”, ha detto Jorge Mario Bergoglio. “Rinnovare a lei la consacrazione della Chiesa e dell’umanità intera e consacrare a lei, in modo particolare, il popolo ucraino e il popolo russo, che con affetto filiale la venerano come Madre”.
Non si tratta “di una formula magica, no, non è questo, ma di un atto spirituale”, ha aggiunto il pontefice. “È il gesto del pieno affidamento dei figli che, nella tribolazione di questa guerra crudele e questa guerra insensata che minaccia il mondo, ricorrono alla Madre, come i bambini quando sono spaventati e vanno dalla mamma a piangere e cercare protezione, ricorriamo alla madre gettando nel suo Cuore paura e dolore, consegnando sé stessi a lei. E’ riporre in quel Cuore limpido, incontaminato, dove Dio si rispecchia, i beni preziosi della fraternità e della pace, tutto quanto abbiamo e siamo, perché sia lei, la Madre che il Signore ci ha donato, a proteggerci e custodirci”.
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