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Un Palco per Tutti, il 6 giugno al Contestaccio di Roma

ROMA – Torna per la settima serata di selezione, il contest Un Palco per Tutti il 6 giugno al Contestaccio di Roma, con lo scopo di selezionare le migliori band emergenti del Lazio (concorso.martelive.it/regolamento).

Un Palco per Tutti è una serata di musica fresca e innovativa, dove scoprire nuovi artisti emergenti e votare il vostro preferito, così che possa vincere il Premio Giuria Popolare Contestaccio, che dà la possibilità alla band più votata dal pubblico durante il mese di vincere un ingaggio al Contestaccio il mese successivo e accedere alla seconda fase di selezione per suonare alla Biennale MArtelive 2019 (www.martelive.com).

Questo è Un Palco per Tutti, che dà la possibilità a chiunque di esibirsi per trenta minuti, e di improvvisare jam e collaborazioni con altri artisti a fine serata, oltre che di essere visti e valutati da professionisti del settore, quali direttori artistici, etichette e giornalisti musicali.

Per partecipare alle serate di selezione, basterà iscriversi al concorso Biennale MArtelive (concorso.martelive.it). Chi si iscrive avrà la MArteCard gratuita e la possibilità di partecipare alla prossima Biennale, insieme a quella di suonare fin da subito in location selezionate, entrando in contatto con professionisti del settore.

Durante la settima serata di Un Palco Per Tutti a esibirsi saranno:

Subba and the roots

Prima di essere un gruppo musicale, i Subba sono un gruppo di amici intimi sulla stessa lunghezza d’onda: questo permette loro di avere una conoscenza approfondita del carattere e degli stili creativi di ogni membro. La musica dei Subba è versatile, il target è variegato, perché il denominatore comune dei loro brani è l’intento di trasmettere energia e far ballare chiunque.” – Ludovica Leonardi per LungoTevere.net

Antunzmask

Antunzmask è un cantautore quasi contemporaneo; registra con tecniche di registrazione blasfeme,parla di cose naturali evidenziando spesso il suo disagio o i colori delle cose ai suoi occhi. E’un folk man da cantina o da periferia, non lo si riesce ancora a capire. Nella sua musica troviamo immagini naturali o industriali,personaggi strani,storie che sembrano sogni di capodanno,e stanze che sembrano labirinti. Alterna canzoni tristi a ballate allegre,canta La Tragedia con l’aria della Commedia e viceversa.

Primitive in the extreme

Musica che viene resa “Primitive”, scarnificandola dalle sue tradizionali strutture armoniche sino allo “Extreme”, Musica che diviene parte di un ambiente, la gigantesca scatola da riempire di suoni e immagini, così come il ragno (presente in uno dei loghi) lo riempie con le sue ragnatele.
Ascoltando il silenzio decodifica e decifra i determinati segnali.

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Redazione
Argomenti: Roma

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