Correva l’anno 2001: l’Italia fu scossa da un atroce fatto di sangue di cui erano responsabili due adolescenti; “Una famiglia normale” di Anna Maria Lella è un romanzo ispirato a questo episodio di cronaca nera, narrato attraverso gli occhi della mandante ed esecutrice, insieme al suo fidanzato, del duplice omicidio ai danni di sua madre e del suo fratellino di undici anni. L’autrice cambia il nome delle persone e dei luoghi, conservando però le iniziali originali, e ambienta la vicenda un anno dopo; in una lucida e in apparenza distaccata prima persona, Elisa, ormai trentasettenne e libera dopo aver scontato la sua pena, ci racconta dell’Elisa sedicenne poco prima che decidesse di distruggere la sua famiglia e, di conseguenza, la sua vita.
Elisa è ferma, razionale e meticolosa: lei vuole rievocare ogni sentimento provato, ogni sfumatura di ciò che è accaduto; la donna desidera che si conoscano le sue motivazioni ma non per far pena o per ottenere un perdono che neanche lei ha ancora dato a sé stessa, ma per far rivivere quei momenti in modo che possano essere reali, che possano essere portati alla luce del sole.
È l’espediente che utilizza Elisa per riuscire a comprendersi, per tentare di afferrare la verità su di sé, per rispondere ai dilemmi che si poneva la sé stessa adolescente: «Chi era Elisa? O meglio quante Elisa dimoravano in me? La menzogna era la vera protagonista della mia vita […] Diceva André Breton di volere vivere “in una casa di vetro” dove nulla è segreto. Io vivo di segreti. La mia vita è un segreto. Quello che mi aspetta è un segreto».
Da adulta, Elisa sente di voler vivere in quella casa di vetro, di voler esporre tutto: ed ecco che il lettore si ritrova tra le mani il racconto duro e a tratti insopportabile di una discesa nella paranoia e nella follia, partecipando delle elucubrazioni di una giovane che si sentiva perduta, incompresa, non amata. La voce narrante ci conduce in una storia famigliare in cui niente sembra a posto, in cui il figlio più piccolo ha tutte le attenzioni mentre la più grande viene ignorata, almeno a detta sua; ci porta in una vicenda in cui vi è un ragazzo fortemente succube della sua fidanzata, e pronto a tutto per lei, anche ad uccidere. “Una famiglia normale” ci mostra il lato oscuro di una famiglia apparentemente perbene, e ci fa riflettere sulla natura molteplice del male, che è qualcosa di più tangibile e vicino a noi di quanto si possa immaginare.
SCHEDA LIBRO
Casa editrice: PAB Editore
Collana: La banda Bassotti
Genere: Narrativa/Crime
Pagine: 250
Prezzo: 16,00 €
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