“Un’ora d’aria nasce nel dicembre 2019, in largo anticipo su ciò che avrebbe sconvolto e poi cambiato il mondo. Non è quindi un brano profetico pandemico, ma a quest’ultima realtà alquanto claustrofobica può assolutamente essere contestualizzato”
Venerdì 29 ottobre 2021 è uscito “Un’ora d’aria“, il nuovo singolo del cantautore ligure Limbrunire (al secolo Francesco Petacco), un nuovo capitolo che, con synth trascinanti ed evocativi, come una profezia casuale (perchè questo brano nasce in realtà prima della pandemia globale che ci ha colpito), evidenzia l’esigenza di prenderci una pausa: dal lavoro, dal nostro pianeta, da tutto quanto, anche solo per un’ora, anche solo per tornare da te.
Limbrunire ci ha gentilmente concesso un’intervista.
Un’ora d’aria è il tuo nuovo singolo, di cosa si tratta?
E’ un brano electro pop dalle sonorità moderne e con accenni organici, di matrice leggera e spensierata caratterizzato da un’immediatezza che in realtà necessità di più ascolti.
Cosa vuoi trasmettere con questo brano?
La necessità di prendersi un’ora d’aria come atto di ribellione ai tempi caotici e nevrotici odierni, scevri da punti cardinali. Come fuga dal nichilismo e dalla propaganda mediatica volta alla disumanizzazione dell’essere nella sua interezza. Non ha un’attitudine nostalgica, bensì futurista nella sua massima dimensione intrisa di possibilità, lontana dal progresso tecnologico e più vicina all’esistenzialismo post moderno.
Che tipo di accoglienza ti aspetti?
Un’accoglienza 2.0, la tipica accoglienza di una nuova prima volta dopo un anno di “silenzio” musicale occupato dalla pubblicazione e relativa promozione del mio primo romanzo Io, tu e le piramidi (Nulla Die Edizioni). E’ nella mia indole essere realista e sognatore allo stesso tempo, in questa delicato momento storico credo prevalga la prima opzione, ma come sempre mi auguro che possa essere quantomeno necessario a chi vorrà ascoltarlo e lasciare loro una vibrazione sincera, una carezza, un abbraccio immaginifico.
Come nasce il tuo progetto musicale?
Limbrunire nasce nel 2017 dopo circa una decina di anni di piacevole gavetta all’interno di una band pop-alternative rock (Trenet) nella quale avevo portato a termine la mia curiosità, la ricerca compositiva e conseguente attività live. Era urgente la voglia di un ulteriore step, di mettermi alla prova con nuove sonorità che stimolassero la mia creatività, utilizzando ora drum machine, ora synth analogici e digitali, e qua e la modulari, ma soprattutto sperimentando linee vocali e melodiche differenti. Per quanto riguarda i testi, ai quali ho sempre tenuto particolarmente, ho cercato di scardinare quella comfort zone alle volte anacronistica e “già sentita” per ricercare l’azzardo, l’autenticità, un nuovo linguaggio.