Musica

“Unstable” è il quarto singolo dei Lostinwhite: ecco di cosa parla

“‘Unstable’ è la titletrack dell’album che presto pubblicheremo sempre per Irma Records. Per noi è un pezzo importante, perché è quello più ‘energetico’ e forse più rappresentativo di ciò che intendiamo per ‘Lostinwhite Groove'”

Dal 24 settembre è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “Unstable” (Irma Records), brano che anticipa e dà il titolo al prossimo album dei Lostinwhite. “Unstable”, nuovo brano dei Lostinwhite, parla in modalità super-energetica dello stato d’animo altalenante tra il senso di liberazione e la malinconia dopo la rottura di una storia d’amore. Lo fa con una sonorità jazz-funk a bpm elevati e con un ritornello che allenta la tensione quando la/il protagonista percepisce la libertà e il futuro. Il bridge con venature disco-funk incalza invece i dubbi e la paura del nuovo.

I Lostinwhite ci hanno gentilmente concesso un’intervista.

“Unstable” è il vostro nuovo singolo, di che cosa si tratta?

Unstable è la title track del nostro album in uscita entro quest’anno, quindi per noi è molto importante. E’ un funk dai bpm elevati che alterna atmosfere diverse per esprimere i sentimenti altalenanti alla fine di una storia.

Cosa volete trasmettere con questo brano?

Crediamo che Unstable sia il manifesto del nostro sound e del nostro stile; vogliamo trasmettere la nostra passione per il groove dei generi che contaminiamo: funk, acid jazz, soul e un pizzico di disco. Il tutto in un mix leggero e brillante di atmosfere.

Che tipo di accoglienza vi aspettate?

Ci aspettiamo che venga colta la leggerezza pur in un contesto stilistico assai denso. Crediamo che Unstable, con la sua facilità d’ascolto, possa avvicinare anche il pubblico non abituato a musica così “suonata”

Come nasce il vostro progetto musicale?

Vittorio Bianchi, il fondatore, autore e produttore, si è reso conto che alcuni incontri della sua vita professionale, a partire dalla formazione, potevano dare vita ad un progetto perfettamente aderente alla sua personalità musicale. Così ha riunito un suo ex insegnante (Angelo Peli al sax e al flauto), due colleghi di insegnamento (Arki Buelli alla batteria e Roberto Gherlone al basso), un ex allievo (Andrea Fazzi alla chitarra) per creare la base ritmica dei suoi sogni. E, last but not least, la scoperta dell’eccezionale talento della giovane Sofia Anessi ha permesso alla formazione di dotarsi di una vocal leader speciale e dalle capacità interpretative sconfinate.

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Pubblicato da
Francesco Rapino

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