“Solo noia” è un brano scritto e totalmente autoprodotto da Massimo Contini che racconta una storia di riscatto, descrivendo lo stato d’animo di un uomo che conduce una vita vuota, a tratti carica di disillusioni. Il protagonista si sente prigioniero all’interno di una bolla di monotonia da cui vorrebbe scappare.
Massimo Contini ci ha gentilmente concesso un’intervista.
“Solo noia” è il tuo nuovo singolo, di che cosa si tratta?
Il brano parla di un uomo alle prese con la sua quotidianità. Un susseguirsi di eventi sempre uguali scanditi dai giorni che passano sempre più velocemente. Cammina tra la gente carico di disillusioni e spera ancora che qualcosa nella sua vita possa cambiare. Nonostante la sua forte consapevolezza che nella sua esistenza ci sia qualcosa di sbagliato, non fa quasi nulla per cambiare la sua strada e sprofonda sempre di più dentro un baratro di noia e apatia.
Cosa vuoi trasmettere con questo brano?
Voglio comunicare un po’ di speranza e di tenacia. Trasmettere fiducia in ciò che ognuno di noi può essere se lo desidera davvero. Io ho dovuto abbandonare la musica per molti anni a causa di un problema alle corde vocali e per altri eventi accaduti nella mia vita, ma non mi sono mai arreso. Alla soglia dei “50” ho tirato fuori il mio grande sogno da un vecchio cassetto e ho pubblicato due album totalmente auto prodotti e, comunque vada, vivrò senza il rimpianto di non averci provato e sono felicissimo del risultato.
Che tipo di accoglienza ti aspetti?
Beh…sono ottimista ma anche molto realista. La concorrenza sarebbe spietata anche se avessi vent’anni, figuriamoci alla mia età, quindi nonostante creda ciecamente in questo brano, sarà già una grande soddisfazione superare i risultati del singolo estratto dal precedente album che ha raggiunto l’undicesima posizione nella classifica Earone dei brani indipendenti. Con “Solo Noia” però sono cresciuto in modo esponenziale sotto ogni aspetto, soprattutto negli arrangiamenti. Mi piace pensare che valga la pena ascoltare questo pezzo.
Come si è sviluppato il tuo percorso musicale?
Vivo la musica da sempre, in ogni suo aspetto e forma. Sin da bambino amavo strimpellare la chitarra seguendo pezzi di Baglioni, Venditti e Tozzi. La mia musica quindi risulta inevitabilmente influenzata dai grandi cantautori del passato. Quando ero solo un adolescente cercavo di imparare a suonare più strumenti possibili intercambiandomi con gli altri componenti del mio primo gruppo che alla fine inevitabilmente non mi sopportavano più! Così negli anni ho imparato quanto bastava per dare vita ai testi delle mie canzoni e dopo un fermo di parecchio tempo, non dipendente dalla mia volontà, eccomi qui, ancora con una grande riserva di energia e tanta voglia di fare musica!
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