Usura: Confedercontribuenti, “Crollo delle denunce, avviare fase nuova per incentivare vittime”

96

bank denaro euroROMA – Crolla il numero delle denunce per usura criminale in Italia. “Il dato è assolutamente preoccupante”, afferma Carmelo Finocchiaro, presidente Nazionale della Confedercontribuenti, dopo avere letto i dati forniti dalla Polizia di Stato. Nel primo trimestre del 2017 sono state sporte ‘solo’ 163 denunce, contro le 218 dello stesso periodo del 2016, evidenziando un calo del 25%. Il quadro che si delinea è però in evidente contrastano con i dati forniti dall’Eurispes che quantifica in circa 82 miliardi di euro il business dell’usura.

“Ciò che emerge da questa fotografia”, sottolinea Carmelo Finocchiaro, “è un chiaro segno di sfiducia nelle istituzioni, dettata oltre che dai tempi lunghi che occorrono per ottenere il ristoro dallo Stato, anche a volte dalla paura che hanno le vittime di usura di rivedere i propri aguzzini di nuovo liberi , aggirarsi magari per la via della stessa città o peggio ancora dello stesso quartiere”.

Il crollo delle denunce diventa preoccupante “proprio nel momento in cui le Banche hanno dimezzato il livello di concessione dei prestiti quasi del 50%. Parliamo in valore assoluto di oltre 42 miliardi di erogazioni in meno. Forse tanti imprenditori sono costretti a ricorrere al mercato degli strozzini, proprio per evitare di andare incontro a protesti o peggio ancora al sempre piu’ incessante pressing, fatto dalle società di riscossione crediti, frutto anche di quel mercato degli NPL, che consente a varie società di velocizzare le misure cautelari per la riscossione dei crediti. Così finire nella rete degli strozzini diventa terribilmente facile”.

A fronte di questi dati drammatici, dichiara Finocchiaro, bisogna “ripensare a delle politiche di contrasto, partendo, dall’inasprimento delle pene, dalla compressione dei tempi della giustizia e da sostegni certi e veloci per l’imprenditore vittima di usura. Partiamo, aggiunge Finocchiaro dal dare la possibilità che i beni confiscati agli usurai, diventino parte integrante del Fondo Antiusura e Antiracket, ma contestualmente sburocratizziamo le procedure per l’ottenimento del ristoro, creando un criterio unico nazionale nella determinazione dei parametri per il mutuo agevolato a tasso zero. Oggi, malgrado l’impegno del Prefetto Cuttaia, assistiamo a ritardi nelle erogazioni anche di anni, e cosi’ le imprese che denunciano, rischiano di restare eroi della legalità, ma abbandonate a se stesse”.