Vacanze al mare più care per gli italiani: solo il prezzo dei traghetti si mantiene basso

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Ancora una volta, le vacanze estive degli italiani saranno più costose rispetto a un anno fa. Alberghi, trasporti, stabilimenti balneari: tutti i settori legati al turismo hanno fatto registrare, negli ultimi mesi, ulteriori rincari che peseranno in particolar modo sulle tasche dei vacanzieri che sceglieranno una meta marittima del Belpaese.

A farcelo sapere è l’indagine condotta da Assoutenti e C.R.C., secondo la quale, a conti fatti, le ferie 2024 costeranno dal 15 al 20% in più rispetto all’anno scorso. Un fattore positivo, tuttavia, si riscontra nel ridotto aumento dei biglietti dei traghetti, il quale, soprattutto se paragonato a quello subito dai voli aerei, risulta decisamente contenuto e mantiene i prezzi pressoché stabili.

Spostarsi in traghetto costa meno che viaggiare in aereo?

Sebbene per stabilire se, ad oggi, costi meno viaggiare in traghetto o in aereo, occorrerebbe valutare i costi tratta per tratta, una cosa è certa: i rincari che hanno interessato i biglietti aerei hanno un forte impatto sulla loro convenienza, mentre quelli relativi ai traghetti non incidono in modo evidente, rendendo di fatto questi ultimi molto convenienti. Ma andiamo a vedere qualche dato.

Secondo i dati Eurostat, il prezzo medio dei biglietti aerei è aumentato del 20% nei primi cinque mesi dell’anno. Il rincaro riguarda in particolare la Grecia e l’Italia, Paesi nei quali il fenomeno ha colpito tanto i voli Internazionali quanto, anzi soprattutto, quelli nazionali. Questi ultimi hanno infatti fatto registrare, tra il 2023 e i primi mesi del 2024, aumenti fino al 30%, destinati, secondo le previsioni, a perpetuarsi almeno fino all’autunno.

Decisamente migliore la situazione per quanto riguarda i traghetti, il cui prezzo medio sarebbe aumentato, secondo la già citata indagine Assoutenti-C.R.C., del 6,3%. Percentuale che oscilla a seconda della tratta e del periodo, ma che, a grandi linee, non comporta uscite molto più elevate rispetto a un anno fa e, in alcuni casi, porta addirittura a un piccolo risparmio.

È questo ad esempio il caso, riportato nell’indagine, della spesa sostenuta da una famiglia con due bambini e un’automobile che sceglie di spostarsi tra Civitavecchia e Olbia con il traghetto; il costo del biglietto risulta, in questo caso, del 7,4% inferiore rispetto a un anno fa. Quasi invariato invece il prezzo per il viaggio da Genova a Porto Torres, con un aumento di appena l’1,8%.

Va peggio invece a chi vuole raggiungere Porto Torres partendo da Civitavecchia. In questo caso, infatti, l’aumento del traghetto è superiore alla media e arriva al 10,2%.

Nella media altre tratte, tra cui Livorno-Olbia e Napoli-Palermo, con aumenti rispettivamente del 6,2% e del 7,2%.

Dalla spiaggia al posto barca, gli aumenti non si fermano

Se per raggiungere la meta marittima i turisti dovranno spendere di più, soprattutto scegliendo l’aereo, certo il risparmio non arriverà una volta raggiunta la spiaggia. Anche qui i rincari proseguono e, al +16% dello scorso anno, va ad aggiungersi un ulteriore +4%, il quale rende più oneroso godersi un po’ di ombra e relax in riva al mare.

Dalla spiaggia al mare, l’aumento dei costi prosegue e si fa sentire in modo particolare per chi decide di affittare un posto barca. In questo caso, il rincaro medio sarà pari al 4% e porterà i prezzi alle stelle. Per fare solo un esempio, chi possiede un’imbarcazione di 10 metri, si troverà a pagare una cifra annua variabile tra i 2.000 e i 4.000 euro.

Vacanze più costose, ma la voglia di mare non passa

I forti aumenti incideranno notevolmente sulle tasche degli italiani e, più in generale, di chi sceglierà il mare italiano come meta delle proprie vacanze. Ciononostante, i vacanzieri non sono disposti né a farsi rovinare le ferie da questi inconvenienti né a rinunciare al sole e alle spiagge.

A conferma di questo c’è il database di Ferryfinder, il quale attesta che il numero di viaggi in traghetto già prenotati per la stagione estiva 2024, non solo verso le mete più ambite – Sardegna, arcipelago Toscano, Corsica e isole della Sicilia – è perfettamente in linea con quello dell’anno scorso. Periodo in cui, tra l’altro, aveva fatto registrare una forte crescita, non solo rispetto al periodo pandemico – il che sarebbe scontato – ma persino rispetto al periodo precedente.

Insomma, anche grazie alla stabilità dei prezzi dei traghetti, i vacanzieri non rinunceranno, con ogni probabilità, a godersi un’estate tutta italiana.