E’ quanto afferma il Presidente Nazionale della Cna, Daniele Vaccarino, sottolineando che “la forte limitazione del Superbonus 110%, la riduzione del bonus facciate e, elemento ancor più grave, la cancellazione della cessione del credito per i bonus del 65% e 50% mettono a rischio il positivo andamento del settore dell’edilizia che sta finalmente mostrando robusti segnali di ripresa dopo un lungo periodo di crisi. Inoltre le nuove misure renderanno più complicato il raggiungimento degli obiettivi ambiziosi di efficientamento energetico e riduzione delle emissioni, e di valorizzazione delle nostre città”.
Si tratta di interventi che hanno bisogno di certezza e stabilità nel tempo mentre la manovra conferma un approccio discontinuo con modifiche e cambiamenti ogni anno che generano incertezza e inibiscono le scelte di investimento. La Cna auspica che il Parlamento corregga l’impianto della manovra nella parte che riguarda gli incentivi all’edilizia sottolineando che un confronto preventivo tra il Governo e il sistema delle imprese sarebbe stato di grande aiuto all’interesse generale. La Confederazione confida che quanto prima si apra un tavolo sul tema rilevante del fisco e della riduzione del cuneo fiscale.
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