“La variante inglese, ad esempio, in sole due settimane, nell’area metropolitana di Chieti e Pescara è arrivata a causare il 70% dei contagi e la percentuale, giorno dopo giorno, continua a crescere. Se esistono zone rosse che per pericolosità richiedono la chiusura di tutte le attività, è opportuno che proprio lì si intervenga prima che altrove per una rapida distribuzione del vaccino”, conclude l’esponente azzurro.
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