Turismo

Valle d’Aosta non smette mai di stupire

Gli itinerari per scoprirne le meraviglie, tra affascinanti castelli e una cucina ricca di gusto e tradizioni

Incorniciati tra vigneti e castagneti, simboli di epoche affascinanti e icone di borghi suggestivi, sono numerosi castelli che impreziosiscono la regione Valle d’Aostra e diversi itinerari consentono di scoprirli.

Percorso della Valle centrale

Si inizia dal Comune di Fénis, dove fa bella mostra di sé il più visitato e scenografico castello medievale della Valle d’Aosta, un tempo appartenuto alla casata degli Challant e caratterizzato da una doppia cortina difensiva, merli e numerose torri. Da Fénis si raggiunge Nus e le rovine del cosiddetto castello di Pilato, risalente al XIII secolo. Il nome nasce da un’antica leggenda che vuole che Pilato si sia fermato qui durante il viaggio per la Gallia. Procedendo lungo la Valle Centrale, si arriva a Chambave e da qui si possono raggiungere Saint-Denis e i resti del castello di Cly con il suo poderoso donjon, del primo trentennio dell’XI secolo. Si prosegue dunque alla volta di Châtillon dove, in località Cret de Breil, si viene accolti dall’elegante castello Gamba, sede della pinacoteca regionale di arte moderna e contemporanea. Sull’altra sponda della Dora, si innalza il massiccio castello di Ussel, costruito da Ebalo di Challant verso la metà del XIV secolo.

Percorso della Bassa Valle

Si parte da Pont-Saint-Martin, dove si trova il ponte romano del I sec. a.C.. Salendo in direzione di Perloz si incontra l’elegante castello Baraing e, dopo circa un chilometro, i resti del castello di Pont-Saint-Martin, il cui nucleo originario risalirebbe all’XI secolo. In alcune particolari occasioni è visitabile il castello Vallaise di Arnad, da qui nella bella stagione è possibile raggiungere con una passeggiata il Santuario della Madonna delle Nevi di Machaby. Continuando sulla strada statale si raggiunge Verrès, dominata dall’imponente castello costruito nel XIV secolo da Ibleto di Challant. Poco oltre, a Issogne, sorge un altro splendido maniero il cui aspetto raffinato si deve all’intervento voluto dal priore Giorgio di Challant sul finire del ‘400. Da vedere la celebre fontana del melograno, la magnifica sala baronale e la cappella. Una visita merita anche il Forte di Bard, imponente fortezza sabauda che oggi è il polo culturale delle Alpi Occidentali e ospita il Museo delle Alpi e mostre temporanee.

Percorso dell’alta Valle

Questo itinerario inizia a Sarre con il castello acquistato dai Savoia nel 1869 per i soggiorni di caccia nella regione. A Saint-Pierre si trovano due manieri: il fiabesco castello di Saint-Pierre e quello dei Sarriod de La Tour. Dopo lunghi lavori di ripristino, è in fase di riapertura al pubblico anche il castello di Aymavilles con le sue caratteristiche torri cilindriche. Visitabile solo in estate, il castello di Introd domina la valle della Dora Baltea. Da visitare anche l’adiacente quattrocentesca cascina L’Ola. Raggiunto l’antico borgo di Avise, si possono vedere alcuni tra i più antichi manieri dell’Alta Valle: il castello di Blonay (non visitabile), il castello d’Avise e i resti dell’antica casaforte di Le Crè. A La Salle si trovano i resti del castello di Châtelard e nella frazione di Derby alcune caseforti medievali. Infine, il grazioso centro storico di Morgex, impreziosito dalla Tour de l’Archet (X-XI secolo).

Le mappe del gusto

Legata alla vita contadina, la cucina valdostana è l’emblema di un territorio che si rispecchia nell’autenticità delle persone e nei suoi prodotti unici. Al burro, alla Fontina Dop e al Fromadzo Dop, comuni a tutte le aree turistiche, si mescolano altri sapori del territorio: dal Jambon de Bosses Dop al Lard d’Arnad Dop. Tutti prodotti che possono essere accompagnati da un calice di vino esclusivamente Doc Valle d’Aosta. Tra i vari itinerari del gusto, quello che va da Arnad a Donnas, passando da Bard e Hône, porta alla scoperta di alcune delle vigne dell’”adret” e di alcune delle aziende agricole e casearie.

Qui protagonista è il lardo di Arnad, uno dei prodotti più tipici e a denominazione di origine protetta (Dop). Si prosegue con l’antico borgo medievale di Bard, e, arrivati nel comune di Hône possiamo gustare la celebre Micòoula, il pane dolce a base di farina integrale, uvetta, castagne, chi secchi e farsi travolgere dal sapore dei formaggi tipici. Raggiunta Donnas è tempo di sorseggiare un buon calice di vino: qui infatti il Vallée d’Aoste Donnas Doc è una vera istituzione.

A cura della Dott.ssa Anna Capasso

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Redazione
Argomenti: Valle D'Aostaviaggi

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