Le indagini sono state estese al “canale di approvvigionamento” del commerciante, analizzando la documentazione di acquisto della merce sequestrata e consentendo di risalire la filiera commerciale mediante l’individuazione della società fornitrice, avente sede nella periferia di Roma ed operante nella vendita all’ingrosso di abbigliamento, gestita da soggetti di origine cinese.
A seguito degli elementi raccolti la Procura della Repubblica di Venezia ha disposto perquisizioni delegate ai “Baschi verdi”, svolte presso la sede ed il deposito della società fornitrice, e rivelatasi particolarmente difficoltosa per la presenza di una vasta area caratterizzata esclusivamente da insediamenti commerciali di operatori cinesi, ha consentito di individuare il deposito e sottoporre a sequestro circa 13.000 di capi di vestiario analoghi a quelli intercettati nonché altri 5.000 capi d’abbigliamento, riconducibili a note case di moda quali “Robe di Kappa”, “Puma” e “Jordan-Nike”, che risulterebbero anch’essi contraffatti.
Nel corso dell’operazione sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria 2 soggetti per i reati di contraffazione e ricettazione.
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