Tutte le speranze puntate verso l’apertura dell’Anfiteatro Berico
VICENZA – Nel mese di settembre l’UNESCO prenderà in considerazione l’espulsione definitiva di Vicenza dalla lista dei beni “patrimonio dell’umanità”.
Nella “World Heritage List” risultano iscritti i ventitré monumenti palladiani del centro storico e tre ville site al di fuori dell’antica cinta muraria. Quello che invece spinge l’UNESCO ad escludere Vicenza dalla prestigiosa lista, è la mancata demolizione del primo eco-mostro europeo, Borgo Berga, che ha causato una violazione dei vincoli ambientali e di sicurezza.
A tal proposito il ministero dell’Ambiente ha stanziato un fondo di 10 milioni per aiutare i Comuni nelle opere di abbattimento degli edifici off limits, e per contrastare il dissesto idrogeologico. Dieci gli edifici da abbattere al più presto o da delocalizzare, tra questi proprio il tribunale di Borgo Berga di Vicenza, costruito tra due fiumi. “Borgo Berga”, struttura oggetto di molte polemiche, è costruita sull’unico accesso al centro storico di Vicenza; ed è nata da un progetto di riqualificazione urbanistica ed ambientale intrapresa negli anni ’70.
Consiste in un insieme di edifici a carattere commerciale, direzionale e residenziale che comprende anche il nuovo Palazzo di Giustizia vicentino.
Alla luce di questa decisione, l’Associazione Culturale Ideapolis, che peraltro si occupa della sua gestisce, spinge per l’apertura dell’antico quanto prestigioso Anfiteatro Marittimo Berico.
“La nostra associazione chiede l’aiuto di tutti i membri del World Club UNESCO, volontari compresi. Abbiamo bisogno di accelerare il recupero e l’apertura al pubblico mondiale dell’antichissimo Anfiteatro Marittimo Berico, uno dei 10 più importanti teatri esistenti al mondo – dichiarano dall’associazione – Ci auguriamo che questa iniziativa possa generare il rallentamento della decisione disposta dall’amministrazione dell’UNESCO di espellere definitivamente Vicenza dal turismo di qualità” concludono i volontari dell’associazione”.