Un disco ironico e romantico, spiccatamente groovy. Alla scoperta dei suoi contenuti e della cantante tra quotidianeità e nuovi progetti
“Vita da artista” è il tuo nuovo album. É un disco dal contenuto cantautorale e dalla forma jazz, ironico, romantico e profondamente groovy. Un disco multicolore dunque che ti racchiude. Cosa c’è alla sua origine? Un viaggio fisico, emotivo, una tua evoluzione?
C’è una voglia di rinnovare il mio documento di identità, di cambiare vita, di cambiare il mio volto, di essere un po’ più libera perché con il primo disco lo sono stata però in maniera timida invece questo disco è veramente libero perché non ho proprio pensato nel momento in cui abbiamo registrato di realizzare un disco che potesse andare in radio o che potesse essere presentato a Sanremo quindi era più un disco per fare bella musica, la musica che piace a me.
A proposito di libertà, il primo inedito che ha anticipato l’album è stato “Come ti pare”, uscito il 12 ottobre 2018. Un singolo frizzante, ritmato con un video che trasmette quella libertà che è stata abbinata al disco intero appunto. Quanto conta per te la libertà, nella vita e nella musica?
Tanto. Io sono stata fortunata, sono sempre stata libera di scegliere, di cambiare strumento, di passare dalla grafica alla musica, di cambiare città. Sono stata veramente molto libera grazie ai miei genitori che mi hanno dato la possibilità di studiare quello che volevo e soprattutto sono stati i miei primi fans. Mi hanno sempre supportato e questo è stato fondamentale.
Dal 19 aprile è uscito in rotazione radiofonica il singolo omonimo al titolo dell’album, “Vita da artista”. Qui ci racconti la tua quotidianità tra palchi, adrenalina, taxi, treno, egoismo, entusiasmo, ansie e poi canti di depressione e ripresa. Come è la vita d’artista insomma?
É proprio quello che hai detto tu. Infatti nel brano c’è un momento in cui si dimezza il tempo perché parlo di quando l’artista dopo un concerto ritorna a casa e vive un momento di depressione. É una vita sballottolata. Siamo sempre coinvolti in feste, concerti pazzeschi poi il giorno dopo dobbiamo anche essere capaci di stare da soli. Viviamo tanta solitudine. Siamo nel sociale, viviamo la gente, i live e la vita notturna ma in realtà gli artisti sono molto soli.
Oltre ad essere cantante e cantautrice sei anche attrice. Hai partecipato a varie pellicole con anche ruolo di protagonista. Questa tuo essere un’artista completa lo si vede nei tuoi video. Penso a “Paprika” o a “Il gusto delle cose” dove reciti il ruolo di una donna tutta abbellita ma annoiata. Quanto contribuisci nella scelta dell’ambientazione o dello stile del video?
Si, entro. Devo dire che i testi sono già abbastanza forti e rimandano all’idea di come può essere il video. Mi piace sempre essere presente in ogni scelta dal vestito che mi danno, dall’outfit che scelgono per me, sono molto presente in ogni scelta che riguarda il mio lavoro.
“Vita da artista” è un album che segue il concept di un disco anni ’80 con la scelta di tornare al vinile. É in quell’epoca che hai costruito le tue fondamenta e a cui rimandi e guardi per trovare ispirazione?
I miei genitori mi hanno regalato tanta musica bella. Quando ero più piccola ho assorbito tutti i loro ascolti come Chaka Khan e inevitabilmente me li sono portata dietro e volevo omaggiare best end l’album con queste sonorità e ho provato a farlo.
Quali sono i progetti estivi per portare alle persone “Vita da artista”?
La prossima data è il 27 giugno a Jesolo, il 14 Luglio a Pescara Jazz e tante altre che voglio raccontare e descrivere sui social, elencandole pian piano.