L’Italia è il primo Paese europeo a dotarsi di un unico testo di legge per il settore vitivinicolo
Le organizzazioni della filiera vitivinicola esprimono piena soddisfazione per l’approvazione, in via definitiva alla Camera, del Testo unico della Vite e del Vino. Commentano Cia, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Federvini, Unione Italiana Vini, Federdoc, Assoenologi:
“Si tratta di un provvedimento che porterà da subito numerose semplificazioni e facilitazioni per gli operatori, frutto di un lavoro intenso durato anni, che ha visto impegnati tutti i gruppi parlamentari e le organizzazioni del settore vitivinicolo, uniti dal comune intento di semplificare, innovare e valorizzare un comparto strategico per il Made in Italy. Rivendichiamo con orgoglio che il nostro Paese è il primo che si è dotato di un unico strumento a livello europeo, in grado di conferire maggiore competitività alle nostre imprese”.
“Attraverso un confronto costante e approfondito sul complesso quadro normativo di riferimento, si è giunti alla stesura di un unico testo di legge che contiene tutta la normativa che disciplina la materia vitivinicola, dal campo fino al consumatore, con disposizioni che vanno dai controlli alla tutela delle produzioni di qualità e alla riduzione dei costi a carico degli operatori”.
Un Testo, dunque, che promette di dimezzare la burocrazia in un settore fondamentale per il Paese, fatturando oltre 14 miliardi di euro l’anno, di cui un terzo con l’export.
Cia, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Federvini, Unione Italiana Vini, Federdoc, Assoenologi hanno espresso un particolare ringraziamento, per l’impegno profuso, ai componenti delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato, per il paziente lavoro di ascolto e di sintesi che ha portato avanti, in constante dialogo con i territori, affinché nel testo di legge trovassero spazio le diverse peculiarità e le tante ricchezze della viticoltura italiana.
Un ringraziamento va anche al ministro Maurizio Martina e al viceministro Andrea Olivero per l’attenzione prestata al provvedimento che, in 90 articoli, riassume tutta la normativa precedente.