Politica

Von der Leyen: “Costruire un’Unione della sanità”

BRUXELLES – “Dobbiamo costruire un’unione della sanità”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo primo discorso sullo stato dell’Unione, all’Eurocamera, a Bruxelles. “Con il presidente del consiglio Giuseppe Conte e la presidenza italiana del G20 organizzeremo un vertice globale sulla sanità, in Italia, per dimostrare che l’Europa c’è per proteggere i cittadini”, ha aggiunto la presidente della Commissione europea.

“La missione del Green Deal – ha detto von der Leyen – comporta molto di più che un taglio di emissioni, si tratta di creare un mondo più forte in cui vivere. Dobbiamo cambiare il modo in cui trattiamo la natura. E’ per questo che il 37% di Next Generation EU (Recovery Fund) sarà speso per i nostri obiettivi del Green deal.

“Tutti nell’Unione devono avere i salari minimi. Funzionano ed è giunto il momento che il lavoro ripaghi”, ha affermato la presidente della Commissione europea. “Gli europei vogliono uscire da questo mondo del coronavirus, da questa fragilità, fuori da questa incertezza. Sono pronti per un cambiamento e sono pronti ad andare avanti. Questo è il momento per l’Europa per allontanarsi da questa fragilità e verso una nuova vitalità”. E ancora: “Assicureremo che i soldi del Bilancio europeo e Next Generation Eu (Recovery Fund) siano spesi con le garanzie sullo stato di diritto. Questo non è negoziabile”.

“La missione del Green Deal comporta molto di più che un taglio di emissioni, si tratta di creare un mondo più forte in cui vivere. Dobbiamo cambiare il modo in cui trattiamo la natura. E’ per questo che il 37% di Next Generation EU (Recovery Fund) sarà speso per i nostri obiettivi del Green deal. Molte attività mondiali si sono fermate durante il lockdown e il pianeta è diventato sempre più caldo. Sappiamo che è necessario il cambiamento e sappiamo che è possibile. Il green Deal è il nostro piano per realizzare questa trasformazione e, vogliamo diventare il primo contente neutro entro il 2050, ma non ce la faremo con questo status quo, quindi dobbiamo essere più rapidi”, ha aggiunto la presidente. “Abbiamo condotto una valutazione di impatto approfondita e su questa base e la commissione propone di aumentare gli obiettivi del 2030 per la riduzione delle emissioni per almeno il 55%”, ha aggiunto.

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Redazione L'Opinionista

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