Xi Jinping contro i redditi eccessivi

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economia cinese

“I ricchi devono restituire reddito alla società”, il nuovo impegno del presidente cinese per una “prosperità comune”: i benefici della crescita devono essere condivisi all’interno della popolazione

PECHINO ‒ Cresce il divario tra ricchi e poveri in Cina, e il presidente Xi Jinping programma un intervento per il raggiungimento di una “ricchezza moderata per tutti”. La fascia più abbiente verrà incoraggiata a restituire alla società una parte del reddito, al fine di diminuire le disparità sociali.

Il presidente, al decimo meeting della Commissione Centrale per gli Affari finanziari ed economici, ha voluto infatti affermare il principio della “prosperità comune”: lo sviluppo economico, secondo questa prospettiva, deve essere inteso come una evoluzione in tutti i sensi, non solo sul piano strettamente finanziario ma anche su quello sociale.

Quella cinese è una delle economie in cui è più profondo e forte l’intervento statale. Ma ciò non costituisce automaticamente una garanzia di ottimizzazione della redistribuzione del reddito: anzi, negli ultimi decenni la disparità di reddito tra i cittadini cinesi è aumentata progressivamente, al punto che il 10% più ricco ha guadagnato il 41% del reddito nazionale nel 2017, rispetto al 27% del 1978, secondo le stime pubblicate nel 2019 dal Nobel per l’economia Thomas Piketty.

Xi Jinping ha affermato che la prosperità comune è “un requisito essenziale del socialismo e una caratteristica chiave della modernizzazione in stile cinese”, e andrà perseguita parallelamente a uno sviluppo di alta qualità.

Sottolineando che la finanza è il perno della moderna economia, ha specificato che “gli sforzi per respingere i principali rischi finanziari dovrebbero essere coordinati in linea con principi di mercato e stato di diritto”.