Zingaretti: “La festa della Repubblica è oggi nel segno della rinascita”

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Nicola ZingarettiROMA – “La festa della Repubblica è oggi nel segno della rinascita. Oggi come allora, 75 anni dopo, un grande sforzo collettivo di una comunità che si rimette in moto. Il vaccino è il risultato del lavoro e dell’intelligenza degli scienziati, della forza della ragione, delle capacità organizzative che siamo in grado di mettere in campo ogni giorno. Il cammino della nostra Repubblica rappresenta uno straordinario incontro tra conoscenze, energie diffuse nella società, punti di vista diversi che trovano un orizzonte comune nella possibilità di costruire un Paese nuovo”. Così il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, ex segretario del Pd.

“Quest’anno il 2 giugno porta un segno particolare, nel mezzo della grande battaglia contro il Covid che ha unito generazioni di italiane e italiani per tutta la penisola – aggiunge – Sì, siamo più uniti e solidali, i più fragili protetti, gli anziani difesi, i più giovani impegnati a sostenere le ragioni di un cammino comune. Non è stato semplice trovare gli strumenti e la forza per guardare oltre l’emergenza, paghiamo un prezzo alto in termini di vite umane e di difficoltà economiche. Non dobbiamo dimenticarcelo. Ma possiamo tornare alla fiducia nel futuro, alle speranze per i prossimi mesi. Investiamo sul lavoro come orizzonte di riferimento, anche in questo caso la Costituzione ci guida: il lavoro come conquista, affermazione di donne e uomini, riferimento centrale per la costruzione di garanzie e opportunità. Sappiamo che la libertà è un bene prezioso, insostituibile dipende anche da noi, dai nostri gesti quotidiani, dai comportamenti responsabili e attenti”.

E ancora: “Il 2 giugno è la festa di tutti, per guardare alla nostra storia e per trasmettere eredità e progetti. Come ha ripetuto più volte il Presidente della Repubblica “è il tempo dei costruttori”, di chi s’impegna per costruire un domani migliore. Per queste ragioni abbiamo consegnato ai maturandi, in queste ore, una copia della nostra Costituzione mentre prendevano la dose di vaccino anti-Covid, un segno di libertà e speranza, le battaglie di oggi insieme alle conquiste di chi ci ha preceduto. La Costituzione è la nostra bussola, indica un cammino comune per guardare oltre le difficoltà e le paure del nostro tempo. Quella carta è il frutto di un grande lavoro collettivo che ci ha portato fuori dalle macerie della seconda guerra mondiale tracciando una rotta comune. Un incontro tra generazioni e mondi in apparenza distanti: la cultura e la scienza, la ragione e la passione, l’intelligenza e la responsabilità, il lavoro e la dignità della persona. La trama di una storia che ci appartiene, fatta di diritti e doveri, possibilità, regole e comportamenti. Come nei mesi difficili che abbiamo alle nostre spalle”.